Reddito e Diritt* per Tutt*…in marcia verso il 15 ottobre

Il 15 ottobre si avvicina. Vogliamo dire no alle politiche di austerità volute dalla BCE. Vogliamo dire basta alla crisi. Vogliamo gridare che noi la crisi non la paghiamo e che insieme alla crisi non vogliamo pagare nemmeno il debito.
Il 15 ottobre sarà l’inizio di un lungo percorso per creare un alternativa al sistema economico e politico che sta riducendo l’europa ed il mondo verso il baratro del default, verso una società con pochi ricchi e tanti poveri senza diritti e senza una prospettiva di un futuro.
Vogliamo creare nuovi spazi e nuove possibilità, rimettere al centro il concetto di comune e difendere così i beni comuni, vogliamo mettere in discussione questa “democrazia” che non ha nulla di democratico perchè governata dal capitale e dalla finanza, vogliamo spazi di partecipazione reale e di protagonismo, vogliamo un progetto di sviluppo per una società degna e sganciata dallo sfruttamento e dal ricatto.
Mentre ci avviciniamo al 15 ottobre ricordiamo chi 10 anni fa è stato ucciso mentre manifestava contro la globalizzazione neoliberista a Genova contro il G8. 10 anni fa siamo stati massacrati perchè avevamo visto lontano e avevamo visto l’inizio della fine. Siamo stati uccisi e massacrati perchè dicevamo la verità.
10 anni dopo siamo ancora qui più convinti che mai a creare un alternativa,che sappiamo non passa dal gioco dell’alternanza elettorale vista la crisi della rappresentanza ed il vuoto e la nullità del sistema partiti, uniti contro la crisi. Uniti contro il governo Berlusconi, Uniti contro la Lega Nord,uniti contro il potere delle multinazionali e delle istituzioni trans nazionali, uniti contro confidustria, equitalia e le agenzie di rating, uniti contro tutti coloro assecondano questo sistema economico e politico quindi uniti anche contro il cosiddetto centro sinista perchè sappiamo avrebbe fatto le stesse nefandezze del centro destra .

Reddito di cittadinanza,un nuovo welfare, estensione dei diritti a prescindere dal paese d’origine (i documenti sono solo stupidi ed inutili pezzi di carta), cancellazione del pareggio di bilancio dalla costituzione e diritto all’insolvenza queste le nostre ricette per uscire dalla crisi!

Il 15 ottobre tutti a Roma, contro la crisi e per l’alternativa!

 

NO alle politiche di austerità! NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO

La lunga strada verso il 15 ottobre.

Il 15 ottobre non si giocherà la finale di nessun evento sportivo, non ci sarà nessun avvenimento musicale, non sarà votata nessuna manovra che peggiorerà le vite di milioni di persone.
Il 15 ottobre sarà la giornata europea contro le politiche di austerità volute dalla banca centrale europea e tradotte in tragedia dal nostro governo, e da molti governi d’europa.
Chi ha creato la crisi la governa dall alto, specula sulle difficoltà e scommette sul fallimento degli stati. Ride. Guadagna come prima.
La distruzione del walfare state è realtà. La svendita dei beni comuni asseconda le teorie liberiste a cui poco importa del domani e della dignità di vita delle persone. Interessa solo guadagnare.
Vogliono che noi paghiamo dal basso i loro problemi economici. Aumento delle tasse cancellazione dei diritti e dei servizi assistenziali e formativi sfruttamento sul lavoro, blocco dei consumi. Questa é l austerità.
Mentre ci impongono questo cancellano gli spazi di democrazia e di agibilità politica.
Dobbiamo essere uniti contro la crisi!
L’ultima manovra finanziaria cancella di fatto il risultato del referendum di metà giugno. L’acqua così come tutto è considerato un qualcosa su cui speculare, poco importa se senz’acqua non si può vivere. Poco importa se il volere della popolazione italiana ha detto che l’acqua è un BENE COMUNE, e quindi come tutti i beni comuni non è di propriet di nessuno!
Quello che vediamo in Val di Susa dove un popolo difende il territorio contro la costruzione di un inutile infrastruttura è il paradigma del contrasto democrazia/potere economico. Il popolo NO TAV è il volto della democrazia, il PD, il governo e l’unione europea la faccia del potere economico che sovrasta e schiaccia quello politico.
Non vogliamo solo dire no, vogliamo creare un alternativa, essere alternativa!
Rimettere al centro il concetto di comune contro quello di proprietà, difendere i Beni Comuni (per rendere degna e possibile la vita delle future generazioni), esigere un nuovo Welfare che parta dal redditto di cittadinanza perchè i soldi ci sono per le speculazioni economiche, quei soldi vanno presi e ridistribuiti, quei soldi ci sono perchè qualcuno studia, lavora, vive e produce, quei soldi quindi sono nostri non di chi brevetta, privatizza e specula, queste sono possibili idee per uscire dalla crisi.
Noi non ci stiamo e per questo il 15 ottobre saremo in strada a manifestare il nostro sdegno, la nostra rabbia, non solo l’indignazione e la nostra voglia di giustizia sociale e di democrazia.
Il futuro non è scritto: se stiamo fermi e zitti lo scriveranno loro, quelli ricchi e potenti. Noi vogliamo un mondo diverso, un mondo degno per tutti non per pochi!

DNA_ALTOMILANESE
http://dnaaltomilanese.noblogs.org/

UNA PALLOTTOLA NON UCCIDE UN’IDEA: CARLO VIVE

No alla guerra in Libia. No alle guerre speculative, alla finanza e alle privatizzazioni!

Le persone, le organizzazioni e le associazioni che, in questi giorni, hanno sentito la necessità – attraverso appelli, prese di posizione e promozioni di iniziative – di levare la propria voce contro la guerra e la cultura della guerra, per sostenere le rivoluzioni e le lotte per la libertà e la democrazia dei popoli mediterranei e dei paesi arabi, per l’accoglienza e la protezione dei profughi e dei migranti, contro le dittature, i regimi, le occupazioni militari, le repressioni in corso, per il disarmo, un’economia ed una società giusta e sostenibile
CHIEDONO
lo stop ai bombardamenti e il cessate il fuoco in Libia, per fermare la guerra, la repressione ed aprire la strada ad una soluzione politica coerentemente democratica. Il 2 aprile 2011 sarà una grande giornata di mobilitazione e partecipazione attiva a Roma e in tante piazze d’Italia. A partire da quella data ci impegnamo a dar vita ad un percorso diffuso sul territorio di mobilitazioni, iniziative, informazione, assemblee, incontri e solidarietà con i movimenti dei paesi arabi.
Per adesioni: coordinamento2aprile@gmail.com

Prime adesioni:

Arci, Action, Associazione Ya Basta Italia, Associazione Mediterranea, Associazione per il rinnovamento della sinistra, Associazione per la pace, A Sud, Attac Italia, AteneinRivolta, Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra, Cobas, Democrazia Chilometro Zero, Emergency, ESC, FIOM-CGIL, Gruppo Abele, Horus Project, Lega diritti dei Popoli, Legambiente, Libera, Lunaria, Rete@Sinistra, Rete della Conoscenza, Rete Romana Solidarietà al Popolo Palestinese, Rete Studenti Medi, Senza Confine, Sinistra Euromediterranea, Stryke-Yomigro, UDU, Un ponte per

Festa di tesseramento all’Anpi, per chi ama la musica e la libertà!

66 anni dopo la fine del regime fascista in Italia e la parziale liberazione dalle camicie nere, che troppo presto ri-abilitate all’interno della società hanno pian piano ripreso spazio all’interno della società italiana, pensiamo che tesserarsi all’Anpi sia cosa importante e attuale.
Difendere i valori della resistenza sapendo benissimo da che parte stare, cioè da quella dei partigiani contro l’invasore tedesco e il regime totalitario fascista è un dovere fondamentale per chi tiene alla libertà e alla democrazia.
Il serpeggiare di ideologie razziste, totalitarie e repressive che sta dilangando minacciosa per l’Italia e per l’europa intera, unita alla naturale perdita della memoria della prode lotta di liberazione operata con coraggio e dedizione dai partigiani obbliga tutte le persone, soprattutto i giovani, ad ergersi a difensori di idee positive, comunitarie e includenti. Pensiamo che ri-partire dall’Anpi sia giusto è importante, pensiamo che ringiovanendo l’associaziona nazionale partigiani possiamo anche ibridare i percorsi politici della stessa contestualizzandoli all’attuale.
Pensiamo che tesserarsi all’Anpi sia una forma di resistenza odierna pari alla difesa dei diritti sul lavoro e alla richiesta di studiare un nuovo welfare che renda sanità, casa, lavoro, acqua, aggregazione, reddito di cittadinanza ed istruzioni diritti garantiti.

La democrazia è un bene comune, un bene comune che ci ha dato possibilità e divertimento. Per questo vogliamo fare una festa pubblica per invitare più persone possibili a tesserarsi all’Anpi. Un primo passo tangibile per riprendere in mano il nostro futuro!

NON C’E’ PACE SENZA GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA E DEMOCRAZIA

LA FORNACE NON SI SGOMBERA

LA FORNACE NON SI SGOMBERA

Ancora una volta dobbiamo sentire voci che vorrebbero che il centro sociale SOS Fornace di Rho rischia di essere sgomberato.
Il nostro sdegno è tanto. Proprio non capiamo tutta questa ostilità verso uno spazio sociale, verso uno spazio che offre cultura, intrattenimento e alternativa a costi bassissimi e senza preclusioni. Non capiamo come si possa far guerra ad uno spazio del genere invece che cercare una soluzione politica all’annoso quanto stucchevole (non per noi chiaramente) problema “occupazione”.
In un paese democratico la Fornace sarebbe una risorsa riconosciuta e appoggiata ma in uno stato governato dalle peggio ideologie accomulativo capitalistiche, che possono avere la faccia del primo ministro, dell’ente fiera, della società expo 2015, dell’ad della Fiat, dal parassitismo di Comunione e Liberazione e dal populismo/razzismo/fascismo della Lega Nord le cose non vanno così.

Perfino i muri delle città che viviamo da oggi hanno iniziato a dare un messaggio ben chiaro LA FORNACE NON SI SGOMBERA.

Cari voi che cercate di costruire un mondo di sfruttamento e cancellazione dei diritti, un mondo classista, razzista e goveranto da logiche mafiose e privatistiche sappiate che la Fornace non è un patrimonio solo della città di Rho. Essa è un luogo cardine per tutta la periferia della Milano che voi volete costruire. Si quella che va da Piazza Duomo e arriva fino a Malpensa e forse arriverà a Torino. Voi pensate di costruire megalopoli noi abbiamo già costruire reti di solidarietà e di mutuo soccorso ben più ampie di quelle che voi immaginiate.
La Fornace è un nostro patrimonio. Lo difenderemo. Con la politica e con i nostri corpi.

DNA ALTO-MILANESE

Natale con i tuoi, il 26 con chi vuoi!

Grande Pranzo degli avanzi con spazio autogestito e autorganizzato!

DOMENICA 26 DICEMBRE  dalle 13

presso Circolo Bell’Unione – Canegrate , davanti alla stazione
Dna_Altomilanese vi propone un 26 dicembre diverso dal solito, un 26 dicembre per stare assieme nella crisi e per stare uniti contro la crisi.
Per combattere gli sprechi e collettivizzarli!
Il 26 dicembre vieni con noi al Circolo Bell’Unione, Canegrate (davanti alla stazione!), dalle 13, porta un avanzo del 25, condividilo con gli altri, gli altri con te, e un pranzo a costo zero è servito!

Noi portiamo casse e consolle, tu porta i dischi.
Noi ci mettiamo carte, giochi in scatola, un po’ di materiale da leggere.
Tu se vuoi porta i tuoi racconti, i tuoi quadri, la tua chitarra, i tuoi dischi, o anche solo te stesso!

Un pomeriggio diverso, collettivo, sociale, per stare assieme in questi giorni difficili, perchè la socialità è la messa in condivisione di sogni, passioni, strumenti e materiali. Questo è uno dei modi per uscire con il sorriso sulle labbra dalla crisi mondiale!

Roma Is Burning

  
 
100000 persone un martedì mattina, da tutt’Italia, hanno invaso Roma.
100000 persone di estrazione diversa, non solo geografica.
100000 tra studenti, operai, disocuppati, precari.
100000 persone hanno visto leso il diritto di manifestazione da una intollerabile e antidemocratica zona rossa
100000 persone non hanno accettato i divieti è hanno voluto sfiduciare dal basso un governo arrogante e presuntuoso, un governo che fa del classismo, del razzismo e dello sdoganamento di ideologia e metodi e militanti fascisti un caposaldo del suo operato.
100000 persone erano a Roma, altre centinaia di migliaia in tutt’Italia.
 
alle 13.41 i palazzi del potere danno la fiducia a Berlusconi e al suo governo.
 
Esplode la rabbia, esplode la frustrazione e ROMA BRUCIA!
 
La rabbia dei giovani e meno giovani che si vedono davanti un futuro che a chiamarlo incerto è usare un vezzeggiativo incoerente con il “clima politico nazionale” esplode, esplode in maniera sana e disordinata come è giusto che sia quando di rabbia si parla.
La zona rossa viene violata,via del Corso spettrale per tutto il giorno si riveste di colori, i colori di chi la invade, il colore delle torcie e dei fumogeni, il colore della libertà, della rabbia e della speranza, piazza del Popolo diventa un campo di battaglia dove le forze dell’ordine, coloro che difendono i governi arroganti e presuntuosi, non possono abusare del loro potere perchè migliaia e migliaia di protestanti le respingono lontano, non si fanno intimidire e ricordano ai “100 criminali” di Roma, cioè quelli seduti tra Senato e Camera, e anche a quelli vestiti uguali, quelli in divisa, che la rabbia non si governa, che la rabbia è rabbia e quando è così non si ha paura di nessuno, non si ha paura di un lacrimogeno (usati e abusati durante tutta la giornata, prima vicino al senato e poi li tra via del Corso e piazza del Popolo), di un manganello o di essere fermati o arrestati.
Poi le forze dell’ordine usano i blindati per caricare le persone e disperderle perchè sono battutti più volte dalla terminazione delle MIGLIAIA di manifestanti che invadono e tengono piazza del Popolo, usano i blindati in maniera vigliacca e assassina, fortunatamente stavolta non investono nessuno, anche se ci provano. Svuotano la piazza, caricano ancora.
 
C’è chi dice c’erano i Black Block, c’erano gli infiltrati, semplicemente c’è chi ha detto NO, c’erano 100000 persone rabbiose e determinate.
La verità è che ci sono state 100000 persone che hanno manifestato contro il governo Berlusconi e tutto quello che ne consegue, ma hanno manifestato contro i giochi di potere del palazzo e dei palazzi,perchè Berlusconi, Bossi, Fini, Bersani, Casini o Di Pietro sono la stessa cosa, sono il simbolo di una rappresentaza politica morta e defunata, sono il simbolo di un potere logoro e corrotto, hanno manifestato per difendere il diritto di manifestazione, hanno manifestato ed espresso la loro rabbia, la loro rabbia sedata ed inespressa per tanto troppo tempo.
 
Da Martedì 14 bisogna fare i conti con i 100000 di Roma, con la rabbia di una generazione senza futuro e senza meta, bisogna fare i conti con le migliaia di persone che a Roma non sono potute esserci ma che hanno sfiduciato il governo Berlusoni, l’intera classe politica italiana e i poteri economici che la governano.
 
Da Martedì 14 dicembre biosgna fare i conti con chi sta in basso ed è UNITO CONTRO LA CRISI!

Senza troppe parole : NO ALLA “RIFORMA” GELMINI

Dna Altomilanese è solidale, complice e vicino alle centinaia di migliaia di studenti che da mercoledì mattina protestano in tutt’Italia per impedire che l’ultimo scellerato scempio della così detta “riforma” Gelmini passi alla camera!

”gridare il nostro dissenso nei confronti di un ddl che distrugge l’università e la ricerca, che non pensa al futuro di noi studenti e del Paese” Queste alcune delle parole usate per la protesta mercoledì mattina a Roma.

Docenti, ricercatori e studenti sono sui tetti delle Università, nelle strade, fuori, davanti e anche dentro i palazzi del potere politico per dire NO allo svilimento dell’università e della scuola pubblica.

A noi non interessano i tristi e falsi tentativi di giustificazione dei pagliacci del governo, e neppure le parole che neppure arrivano dell’opposizione. Ci piace vedere i giovani nelle strade, gli studenti e le studentesse costruire il loro futuro bloccando le città oggi in segno di protesta!

Il futuro non è scritto! NO AL DDL GELMINI!

Permesso di soggiorno per tutt* i/le migranti lavoratori

Prima Brescia, poi Milano e poi chissà in quante altre città migranti saliranno su una torre o su una gru per chiedere ciò che è per loro dovuto: il Permesso di soggiorno!

La “clandestinità” che da mesi è anche diventato un reato, una cosa mai vista in un paese che si definisce democratico, è un sistema indotto di sfruttamento dalla stato che serve su un piatto d’argento carne fresca alla malavita.

Il disegno politico che viene creato è chiaro e limpido : sfruttare la manodopera straniera, rendendola ricattabile più di quella nazionale, fino a che serve e poi sbarazzarsene facendola addirittura espellere grazie alla legge Bossi-Fini. Se possibile usare il migrante facendolo lavorare in nero e se poi questo esige dei diritti sbarazzarsene direttamente o segnalare all’autorità competente il “clandestino”.

E’ ora che nello stato di diritto ci rientrino i migranti, e’ ora che leggi razziste come la Bossi-Fini siano cancellate, è ora che i diritti sul lavoro siano per tutt* i lavoratori, precari, migranti o “fissi”. E’ ora che i tanti Marchionne sparsi per l’Italia capiscano che chi lavora è una persona, che si lavora per vivere, e non si vive per lavorare, è ora che si capisca che il capitalismo globale o neoliberale che dir si voglia venga attaccato, è ora che ci sia una globalizzazione di diritti al rialzo e non di uno svilimento costante di questi.

E’ ora che TUTTI GLI ABITANTI DEL MONDO ABBIANO PARI DIRITTI E POSSIBILITA’.

– Sanatoria per tutti i migranti e diritto di soggiorno per tutt*

– Reddito di cittadinanza per tutti i lavoratori residenti in Italia

– Ampliamento dei diritti e delle garanzie dei lavoratori

– Maggiori fondi all’istruzione pubblica

– Contro la privatizzazione dei beni comuni (acqua e terreni su tutto) e più in generale contro le privatizzazioni!

DNA ALTO MILANESE perchè il futuro non è scritto e lo costruiamo noi tutti i giorni!